PROPOSTA 1
IL FLAUTO TRAVERSO NEL SEICENTO
La Biblioteca del Sacro Convento ha custodito per molti anni una collezione di strumenti a fiato costituita di una dulciana, quattro cornetti, un flauto a becco basso e un flauto traverso. Quest’ultimo, anonimo come tutti gli altri, può essere considerato l’elemento di maggior pregio in ragione della sua unicità. Si tratta infatti di uno dei pochissimi flauti traversi costruiti in Europa nel XVII secolo al momento conosciuti. La ricerca della provenienza non dolo del flauto traverso ma di tutta la collezione, svolta nell’archivio del convento, è stata avvincente e piena di sorprese interessanti: i dati sono stati raccolti e pubblicati sulla rivista Recercare, (XXIV /1-2,2012).
Inoltre nel dicembre del 2012 è uscito per la casa discografica Brilliant un CD con musiche di G.B. Buonamente (maestro di cappella ad Assisi verso la metà del XVII secolo) suonate con le copie degli strumenti della collezione. Il repertorio del Seicento non viene normalmente eseguito con il flauto traverso data la scarsità di strumenti conosciuti, ma perché non sperimentare, vista la bellezza e la duttilità del suono del flauto di Assisi?
PROPOSTA 2
C.P.E. BACH (1714 -1788)
QUARTETTI IN TRIO
Nel 2014, in occasione dei 300 anni dalla nascita di Carl Philipp Emanuel Bach, abbiamo pensato di proporre la registrazione dei Tre Quartetti per clavicembalo obbligato, flauto traversiere e viola scritti da questo compositore da noi sempre prediletto. Composti nell’anno della sua morte, il 1788, rappresentano una sorta di testamento musicale. Come mai si chiamano Quartetti anche se vengono suonati da tre esecutori? Dipende dal fatto che il titolo si riferisce alle parti obbligate, cioè alle parti interamente scritte dal compositore: di queste il clavicembalista ne esegue due, una per ogni mano e quindi il totale fa quattro. Il disco è stato pubblicato sia come parte della C.P.E. Bach Edition realizzata dalla casa discografica Brilliant alla fine del 2013 che come disco singolo nella primavera del 2014.
PROPOSTA 3
HELIANTHUS
Helianthus ensemble fondato da Laura Pontecorvo, nasce come collaborazione tra alcuni musicisti che hanno deciso di affiancare all’attività didattica, la realizzazione di progetti concertistici e discografici centrati sugli strumenti storici. Oltre al piacere di suonare insieme, li accomuna la convinzione che il repertorio del XVII e XVIII secolo sia una materia molto viva ed affascinante. L’ensemble si presenta in diverse formazioni e tutte le proposte hanno il comune denominatore di prediligere un repertorio in cui gli strumenti abbiano ruoli paritetici, sperimentando quindi un fecondo dialogo tra loro. Helianthus ha partecipato al Festival di Musica antica di Viterbo 2014, al Festival di Urbino 2014, alla stagione della Fondazione Fodella di Milano 2014, al Festival Paesaggi Toscani 2015, alla stagione Venice music project 2015 a Venezia e al Festival Grandezze e meraviglie di Modena 2015.
PROPOSTA 4
CON RINALDO ALESSANDRINI
Dopo tanti progetti concertistici e discografici condivisi all’interno di Concerto Italiano, ensemble diretto da Rinaldo Alessandrini, è nata l’esigenza di proporre un programma in duo tutto centrato sul repertorio di J.S.Bach dove hanno trovato posto le due sonate autografe per cembalo obbligato e flauto traverso composte dall’autore nel 1736 affiancate da due capisaldi della letteratura bachiana: il Solo per traversiere e il Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo .